RIVALUTAZIONE DEI BENI D’IMPRESA GRANDE OPPORTUNITA’ DA NON SOTTOVALUTARE
UN QUADRO DI SINTESI
La rivalutazione consente, di migliorare i rating patrimoniali che governano l’accesso delle imprese al credito bancario, nonché fronteggiare al meglio la chiusura dei bilanci connessi all’esercizio 2020 condizionato dalla ben nota pandemia cd. Covid-19.Alcuni motivi da prendere in considerazione secondo cui le imprese dovrebbero valutare se effettuare la rivalutazione:
L’ATTIVO PATRIMONIALE. Ipotizzando una rivalutazione dei beni l’azienda agli occhi delle banche risulterà più solida e con un attivo elevato il quale è molto importante per ottenere finanziamenti o attrarre investitori.
Gli AMMORTAMENTI. Rivalutare i beni ammortizzabili, significa avere ammortamenti più alti. Ciò cosa significa? Significa che si avrà una quota di ammortamento da dedurre più alta che si traduce in minori imposte da versare.
La PLUSVALENZA. In caso di eventuale futura vendita del bene materiale od immateriale, nell’ipotesi di cessione dopo 4 anni, l’impresa cede il bene rivalutato, si genera una plusvalenza più bassa. Di conseguenza, la tassazione sulla plusvalenza sarà sensibilmente ridotta rispetto a quella pagata senza aver rivalutato il bene.La legislazione d’emergenza ha introdotto una serie di disposizioni relative alla rivalutazione dei beni d’impresa.All’art. 12 ter del D.L. n. 23/2020, è stata introdotta la possibilità di rivalutare secondo le modalità “ordinarie” i beni d’impresa, come riproposto anche all’articolo 1, commi 696 e ss. della Legge di bilancio 2021 nei bilanci dell’esercizio successivo a quello in corso al 31.12.2019, al 31.12.2020 o al 31.12.2021.Tale rivalutazione prevede il versamento di un’imposta sostitutiva del 10% o 12%, a seconda si tratti rispettivamente di beni ammortizzabili o meno. Il saldo attivo di rivalutazione, può essere affrancato con un ulteriore imposta sostitutiva del 10%.L’imposta può essere rateizzata in numero 3 rate annuali, ovvero qualora gli importi complessivi superino i 3 milioni di euro, la rateazione avverrà in n. 6 rate annuali.Il Decreto Liquidità (considerando il momento di difficoltà finanziaria causata dalla pandemia cd. COVID-19) aveva, inoltre, riconosciuto un maggior periodo di tempo entro il quale poter effettuare la rivalutazione dei beni che risultano nel bilancio d’esercizio 2018, sempre nel rispetto del versamento dell’imposta sostitutiva.All’art. 6 dello stesso Decreto, viene prevista un’altra forma di rivalutazione a favore e limitata alle imprese operanti nei settori alberghiero e termali adottanti i principi contabili nazionali OIC.È possibile rivalutare beni materiali ed immateriali immobilizzati, partecipazioni in società controllate e collegate, risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31.12.2019, non è previsto il pagamento di imposte sostitutive. Anche in questo caso il saldo attivo di rivalutazione può essere affrancato con il pagamento di un’imposta sostitutiva del 10%. Ove non venisse affrancato il saldo attivo di rivalutazione, nel caso di sua distribuzione, comporta la tassazione delle somme anche in capo alla Società.Si ricorda che, le disposizioni in materia di saldo attivo di rivalutazione, non trovano applicazione nell’ambito delle Società di persone, ditte individuali in contabilità semplificata.Il Decreto Rilancio n. 34/2020 è intervenuto, invece, con una particolare formula di rivalutazione dei beni per le cooperative agricole ed i consorzi, gratuita fino a decorrenza delle perdite dei periodi precedenti, in diminuzione del reddito imponibile. Le perdite utilizzate per la rivalutazione, non possono essere utilizzate in diminuzione del reddito imponibile.Infine, anche il Decreto Agosto n. 104/2020 è intervenuto in materia con l’articolo 110, prevedendo una rivalutazione dei beni d’impresa ai soli fini civilistici, consentendone il riconoscimento fiscale a fronte del pagamento di un’imposta sostitutiva minima, pari al 3%.L’intento del nostro studio, è quello di affiancare l’imprenditore al fine di curare tutti gli aspetti richiesti dalle norme fornendo ogni supporto tecnico.
Lo studio rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.Ms Corporate ConsultingDott. Giancarlo Garioni – Senior ConsultantDottore commercialista, revisore legale e consulente d’azienda