Treviso, li 30 giugno 2020
(D.L..34/2020, art. 38)
Nel testo del Decreto “Rilancio” è stato previsto un pacchetto di misure a sostegno dell’ecosistema innovazione.
Nello specifico l’art. 38 intitolato “Rafforzamento dell’ecosistema delle start-up innovative” prevede una serie di azioni per garantire il supporto alle neo imprese innovative.
Detrazione a 50% per chi investe in start up
In particolare vengono introdotte le seguenti novità:
- a decorrere dal 19/5/2020 in alternativa a quanto già previsto dall’art. 29 del D.L. 179/2012, è possibile applicare una detrazione IRPEF pari al 50% (in luogo dell’ordinario 30%) della somma investita dal contribuente nel capitale sociale di una o più start-up innovative iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese;
- l’investimento agevolato non deve eccedere € 100 mila per ciascun periodo di imposta e deve essere mantenuto, interamente, per almeno tre anni pena la necessità di restituire l’importo detratto con gli interessi legali;
- l’investimento può essere effettuato direttamente dal contribuente oppure tramite organismi di investimento collettivo del risparmio (fondi di investimento) che investano prevalentemente in queste realtà.
La misura si applica anche agli investimenti in una o più PMI innovative secondo le stesse modalità in precedenza descritte.
Il testo del Decreto specifica che la misura “è concessa ai sensi del Regolamento UE 1407/2013 della Commissione Europea sugli aiuti de minimis”. Si sottolinea tale aspetto in quanto nel 2019 fu proprio la Commissione UE a bloccare l’innalzamento al 40% di questa detrazione fiscale inserita nella Legge di Bilancio 2019.
Per i dettagli sul meccanismo di detrazione si attende il decreto attuativo del MISE, di concerto con il MEF, da approvare entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.L. Rilancio.
Prevista la proroga di un anno del regime
Risulta particolarmente impattante quanto previsto nel comma 5, ossia la proroga di 1 anno nella sezione speciale del registro delle imprese delle start-up innovative di cui all’art. 25, comma 2, del D.L. 179/2012. La proroga della permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese non rileva ai fini della fruizione delle agevolazioni fiscali e contributive previste dalla legislazione vigente. Gli eventuali termini previsti a pena di decadenza dall’accesso a incentivi pubblici, per la revoca dei medesimi, sono prorogati di 12 mesi, in considerazione degli effetti negativi, per il 2020, su tutto il comparto delle start-up.
Modifiche a Smart&Start
Ulteriore intervento a favore dell’ecosistema delle start-up innovative è quella di rafforzare il sostegno pubblico alla nascita e allo sviluppo delle start-up innovative, agendo nell’ambito della misura “Smart&Start Italia”, principale strumento agevolativo nazionale rivolto a tale tipologia di imprese. Si prevede:
- l’incremento di € 100 milioni della dotazione finanziaria della misura per l’anno 2020, destinato al rifinanziamento delle agevolazioni concesse nella forma del finanziamento agevolato;
- la conversione del debito in uno strumento partecipativo, accompagnato dall’ingresso nel capitale sociale di un investitore e/o aumento del capitale stesso, la cui restituzione sarà legata al rendimento aziendale; la conversione del prestito Smart & Start Italia a talune condizioni di capitalizzazione delle imprese potrà costituire così un valido incentivo idoneo a favorire l’ingresso di privati nel capitale sociale.
Estensione del credito d’imposta per ricerca e sviluppo ai contratti stipulati con start up innovative
Al fine di incentivare le attività di ricerca e sviluppo sono state incluse nelle spese relative ai contratti di ricerca extra muros agevolabili nell’ambito del credito d’imposta R&S anche quelle relative a contratti stipulati con start-up innovative. Pertanto, nel caso di contratti di ricerca extra muros stipulati con start-up innovative aventi sede nel territorio dello Stato, le relative spese concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150%.
Stanziamento a fondo perduto per l’acquisizione di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels
Per sostenere le start-up innovative, per l’anno 2020 sono destinati € 10 milioni per contributi a fondo perduto finalizzati all’acquisizione di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative. Le predette agevolazioni sono concesse alle condizioni e con le modalità e i termini definiti con decreto del MISE, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del D.L. Rilancio.
Incremento della dotazione del “Fondo di sostegno al venture capital”
Con il presente Decreto è stato introdotto l’incremento della dotazione del “Fondo di sostegno al venture capital”, con risorse aggiuntive pari a € 200 milioni per l’anno 2020 finalizzate a sostenere investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, nonché mediante l’erogazione di finanziamenti agevolati, la sottoscrizione di obbligazioni convertibili, o altri strumenti finanziari di debito che prevedano la possibilità del rimborso dell’apporto effettuato.
“First Playable Fund”
È istituito il fondo per l’intrattenimento digitale denominato “First Playable Fund”, finalizzato a sostenere le fasi di concezione e pre-produzione dei videogames (destinati alla distribuzione commerciale), necessarie alla realizzazione di prototipi, tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, riconosciuti nella misura del 50% delle spese ammissibili, e per un importo compreso da € 10.000 euro a € 200.000 euro per singolo prototipo.
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